ALTER EGO un altro io. Questa massima era
molto diffusa nel mondo latino e usata spesso da Cicerone nelle sue lettere intendendo dire che un vero amico poteva essere veramente considerato un altro
se stesso. Oggi si usa soprattutto per indicare un sosia, un vice, un sostituto
in grado di svolgere le stesse mansioni di un altro personaggio più famoso, più
alto nella scala gerarchica o più potente.
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