mercoledì 14 dicembre 2016

improbe amor, quid non mortalia pectora cogis?

IMPROBE  AMOR, QUID  NON  MORTALIA  PECTORA COGIS?  amore crudele, a che cosa non costringi i cuori dei mortali? Si riferisce alla struggente passione amorosa di Didone per Enea che le fa trascurare i suoi doveri di regina e la rende ridicola nel tentativo di non indurre Enea a partire. (Virgilio-Eneide-IV-412).

1 commento:

  1. Stupendo Virgilio, lo leggo ancora con piacere, vivo e attuale come avesse scritto nel nostro tempo.

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